Pistoia ospita l’opera originale di Paolo Gubinelli
Dal 5 luglio al 16 settembre in mostra alla Forteguerriana, alla San
Giorgio alla Fabroniana e all’Archivio di Stato un centinaio di opere,
accompagnate da versi di quattro grandi poeti. Gli ingressi sono
gratuiti.
“Paolo Gubinelli. Arte e poesia” è questo il titolo della mostra inaugurata
questa mattina alla biblioteca Forteguerriana. Pistoia ospita le opere
dell’artista marchigiano in altri tre luoghi legati alla cultura: le
biblioteche San Giorgio e Fabroniana e l’Archivio di Stato. Si tratta di un
centinaio di opere originali con incisioni e graffi su carta realizzata a mano
della cartiera Artem di Fabriano. La produzione artistica è impreziosita da
versi di quattro poeti: Maria Luisa Spaziani, Adonis, Roberto Carifi e Mario
Luzi.
“E’ con piacere che la nostra città – sottolinea l’assessore alla cultura Mirco
Vannucchi – apre le sue porte a Paolo Gubinelli, un artista dal
linguaggio originale, molto efficace e sempre alla ricerca di atmosfere
da sogno. La sua produzione è accompagnata da testi scritti da poeti
importanti, come il pistoiese Roberto Carifi, i quali riescono ad aiutarci
a scoprire in modo più profondo il messaggio, non sempre semplice e di facile
lettura, dell’autore”.
Dal 5 al 29 luglio si potrà visitare la rassegna alla biblioteca
Forteguerriana (orario di apertura da lunedì a venerdì dalle 9 alle
13, martedì e giovedì dalle 15 alle 17). Dal 18 luglio al 6 agosto altre
opere di Gubinelli si potranno visitare alla biblioteca San Giorgio,
con le poesie di Adonis. La biblioteca Fabroniana ospita, dal
1 al 16 settembre altre opere su carta insieme ai versi di
Roberto Carifi e sempre nello stesso periodo però all’Archivio di Stato
le opere sono raccontate da Mario Luzi. L’ingresso alle
esposizioni è gratuito.
Paolo Gubinelli, nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si
diploma all’Istituto d’arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a
Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in
architettura. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio
Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca. Gubinelli
conosce e stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti Giovanni
Michelucci, Bruno Munari, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani,
Piero Dorazio, Umberto Peschi, Emilio Scanavino, Edgardo Mannucci, Mario Nigro,
Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Partecipa a numerose mostre personali e
collettive in Italia e all’estero.
Nella sua attività artistica è andato molto presto maturando, dopo
esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non
tradizionali, un vivo interesse per la “carta”, sentita come mezzo più
congeniale di espressione artistica: in una prima fase opera su cartoncino
bianco, morbido al tatto, con una particolare ricettività alla luce, lo incide
con una lama, secondo strutture geometriche che sensibilizza al gioco della
luce piegandola manualmente lungo le incisioni.
In un secondo momento, sostituisce al cartoncino bianco, la carta trasparente,
sempre incisa e piegata. Nella più recente esperienza artistica, sempre su
carta trasparente, il segno geometrico, con il rigore costruttivo, viene
abbandonato per una espressione più libera che traduce, attraverso l’uso di
pastelli colorati e incisioni appena avvertibili.
Le sue opere sono esposte in permanenza presso musei, biblioteche,
pinacoteche, spazi pubblici.
Paolo Gubinelli, invitato da Vittorio Sgarbi, è presente con installazioni
di n. 28 opere graffi su carta e un manoscritto in versi di Tonino Guerra
al Padiglione Italia della 54 esposizione d’Arte della Biennale di Venezia
all’Arsenale, avendo ricevuto la segnalazione del Maestro Tonino
Guerra.
La rassegna rimarrà aperta fino a novembre. Le sue opere sono esposte in
permanenza presso musei, biblioteche, pinacoteche, e spazi pubblici.
FONTE: http://www.archimagazine.com/madonis.htm
S.